martedì 13 ottobre 2015

Da Città di Castello a Gubbio


Gubbio


Oggi,sabato 10 ottobre, ci siamo recati a Gubbio per visitare la città,da noi conosciuta come la 'Città di Don Matteo'.




Nonostante il tempo non sia stato dei migliori, il nostro spirito di iniziativa e la nostra curiosità hanno avuto la meglio e cosi ci siamo avventurati nella miriade di vicoletti e stradine che offrivano paesaggi mozzafiato.































Il territorio è prevalentemente montuoso e collinare e la città è posizionata alle falde del monte Ingino ed è attraversata dai torrenti Camignano e Cavarello.

Arrivati in Piazza Grande, siamo stati attirati dal maestoso Palazzo dei Consoli che rappresenta uno dei più imponenti palazzi pubblici d'Italia.


Venne costruito fra il 1332 ed il 1349, secondo alcuni studiosi su progetto di Angelo da Orvieto, secondo altri invece su progetto dell'eugubino Matteo Gattaponi. Gli architetti si ispirarono allo scomparso palazzo dei Capitani del Popolo edificato in Arezzo tra il 1270 e il 1278.

Il palazzo dei Consoli, a pianta rettangolare, presenta un'articolazione molto complessa essendo costruito sopra una piazza che in realtà, sfruttando l'andamento del terreno, rappresenta la copertura dei livelli inferiori del medesimo edificio.


L'edificio dal 1901 è sede del museo civico, suddiviso in pinacoteca, sezione ceramiche, collezione archeologica, collezione orientale e collezione risorgimento, e custodisce nei locali della ex cappella le preziose Tavole eugubine.
























Un' altra tappa importante è rappresentata dalla Chiesa della Vittorina. La tradizione vuole che qui il Santo di Assisi ammansisce con il segno della croce il lupo feroce che atterriva gli abitanti del contado di Gubbio intorno al 1222. L’episodio miracoloso narrato nei Fioretti è uno dei più conosciuti al mondo e sulla veridicità storica si è dibattuto a lungo. E’ possibile che il lupo, o la lupa, sia metafora di un bandito riconciliato con la città da Francesco, ma moltissimi studiosi parlano di un animale vero.
Appena arrivato a Gubbio il frate di Assisi non aveva una fissa dimora, solo nel 1213 il beato Villano, vescovo della città, concederà ai frati di stabilire una sede nell’antica Santa Maria della Vittoria. La costruzione originaria della chiesetta si fa risalire al secolo IX, nel punto in cui gli eugubini avevano battuto i saraceni. Per questo era stata chiamata Vittorina. All’interno, le pareti dell’unica navata, vengono arricchite, nel Quattrocento, con decorazioni a fresco, mentre sono seicenteschi i quattordici quadretti con le storie della Madonna.


















Un altro importante edificio collegato alla figura di San Francesco è la Chiesa di San Francesco della pace.
Essa è stata costruita nella prima metà del sec. XVII dall’Università dei Muratori nel luogo in cui, secondo la tradizione, si trovava la grotta ove visse il lupo di Gubbio.
All’interno è visibile la pietra su cui si dice che avvenne il patto di pace tra S. Francesco e il lupo. Nella chiesa sono inoltre conservati i Ceri ‘mezzani’ e le statuette di S. Ubaldo, S. Giorgio e S. Antonio collocate in cima ai Ceri nella celebre festa del 15 maggio.





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